Editoria
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FENICE - Via Porta Palatina 2 - TORINO LUXEMBURG - Via Cesare Battisti 7 - TORINO FONTANA - Via San Francesco d'Assisi 18/H - TORINO ARETHUSA - Via Giolitti 18 - TORINO CLAUDIANA - Piazza Libertà 7 - TORRE PELLICE (TO) Oppure direttamente dalla Casa Editrice: [email protected] – 347.2547687 |
Questo libro è stato fortemente desiderato da Emilio Gay. Con il rimpianto per la persona che non è più e la nostalgia per tutte le sue follie e la sua caleidoscopica vita, con immensa gioia e affetto abbiamo intrapreso il lavoro di costruzione dei testi, che ci ha permesso ulteriori scambi di pensieri nei confronti di un amico carissimo, definibile in tre immagini: Emilio dall'energia sorprendente e gentile di Ray Charles, Emilio dall'occhio indagatore di Cecil Beaton, Emilio dal coraggio di un capitano di lungo corso come Sir Francis Drake.
Abbiamo deciso di raccogliere gli scritti nella maniera più semplice.
Una prima parte dedicata agli interventi critici che esplorano i motivi della scelta poetica di Gay legati al tempo (circa mezzo secolo) da lui vissuto nello studio e nella ricerca letteraria in Italia, soprattutto a Torino e nella regione calabra, e in Francia a Nizza.
Il nucleo centrale rappresentato dall'antologia poetica di Emilio, in cui compaiono tutte le sue poesie edite, comprese le belle copertine dei tre libri pubblicati. Precisiamo che li trascriviamo in ordine di uscita dei libri, anche se in realtà non si tratta dell'esatto ordine cronologico delle composizioni; abbiamo però preferito rispettare la stampa così come lui stesso l'ha proposta, dal primo volume ‘Rivoluzione Artificiale' uscito nel 1973 che racchiude lavori di trent'anni almeno, all' ‘Unicorno' del 1998, che rappresenta il più grande motivo di ricerca della sua vita, per arrivare alle ‘Ali di Pegaso' del 2001, contenente alcune liriche precedenti all'Unicorno.
Il terzo capitolo è costituito da testimonianze di amici, confidenti, estimatori di Emilio, che raccontano frammenti di quella ricca personalità, secondo lo strale che più li ha colpiti, ognuno a modo proprio, senza schemi.
Manoscritti e dattiloscritti che pubblichiamo così come ci sono giunti, senza interventi esterni.
Uno spazio a sé va ai tre inediti di Emilio ritrovati fra le carte disordinate: il primo, pochi versi con righe di correzione, sicuramente una bozza; il secondo scritto di getto, come si può ben intuire dal foglietto stropicciato, durante una breve crociera sul Nilo; il terzo a chiudere il libro. Riportiamo fedelmente i manoscritti con la sua cara inconfondibile grafia.
Vogliamo ancora dire che non proprio tutti gli amici di Emilio compaiono sul libro con una testimonianza scritta: qualcuno ha scelto di non esternare pensieri preferendo tenere nel proprio cuore il ricordo dell'uomo, dell''ultimo dandy', dell'amante delMon Seul Désire, la Dame à la Licorne. Anche a loro vanno i ringraziamenti di noi tutti che abbiamo lavorato a questa realizzazione e, siamo certi, i ringraziamenti di Emilio Gay.
Abbiamo deciso di raccogliere gli scritti nella maniera più semplice.
Una prima parte dedicata agli interventi critici che esplorano i motivi della scelta poetica di Gay legati al tempo (circa mezzo secolo) da lui vissuto nello studio e nella ricerca letteraria in Italia, soprattutto a Torino e nella regione calabra, e in Francia a Nizza.
Il nucleo centrale rappresentato dall'antologia poetica di Emilio, in cui compaiono tutte le sue poesie edite, comprese le belle copertine dei tre libri pubblicati. Precisiamo che li trascriviamo in ordine di uscita dei libri, anche se in realtà non si tratta dell'esatto ordine cronologico delle composizioni; abbiamo però preferito rispettare la stampa così come lui stesso l'ha proposta, dal primo volume ‘Rivoluzione Artificiale' uscito nel 1973 che racchiude lavori di trent'anni almeno, all' ‘Unicorno' del 1998, che rappresenta il più grande motivo di ricerca della sua vita, per arrivare alle ‘Ali di Pegaso' del 2001, contenente alcune liriche precedenti all'Unicorno.
Il terzo capitolo è costituito da testimonianze di amici, confidenti, estimatori di Emilio, che raccontano frammenti di quella ricca personalità, secondo lo strale che più li ha colpiti, ognuno a modo proprio, senza schemi.
Manoscritti e dattiloscritti che pubblichiamo così come ci sono giunti, senza interventi esterni.
Uno spazio a sé va ai tre inediti di Emilio ritrovati fra le carte disordinate: il primo, pochi versi con righe di correzione, sicuramente una bozza; il secondo scritto di getto, come si può ben intuire dal foglietto stropicciato, durante una breve crociera sul Nilo; il terzo a chiudere il libro. Riportiamo fedelmente i manoscritti con la sua cara inconfondibile grafia.
Vogliamo ancora dire che non proprio tutti gli amici di Emilio compaiono sul libro con una testimonianza scritta: qualcuno ha scelto di non esternare pensieri preferendo tenere nel proprio cuore il ricordo dell'uomo, dell''ultimo dandy', dell'amante delMon Seul Désire, la Dame à la Licorne. Anche a loro vanno i ringraziamenti di noi tutti che abbiamo lavorato a questa realizzazione e, siamo certi, i ringraziamenti di Emilio Gay.
Franco Dionigi, medico dentista, ha ricoperto anche importanti cariche nell'ambito organizzativo nazionale del settore.
Al suo lavoro ha sempre affiancato una copiosa attività di vignettista: è stato pubblicato su riviste mediche, in special modo quelle dell'ANDI; su ‘Gli Amici di Brugg'; sul sito Traspi.net del Politecnico di Torino; Ordine dei Medici di Torino; Martina di Bologna Editore.
Esaurito il suo impegno lavorativo primario, si dedica negli ultimi anni con assidua cura alla poesia e alla prosa.
Vincitore del terzo premio al concorso Nazionale per un racconto della FIMMG; secondo premio nazionale di poesia dell'associazione Medici Scrittori, AMSI; secondo premio di poesia al concorso nazionale Emilio Gay II edizione.
È con infinito piacere che pubblichiamo il presente volume di poesie più due brevi racconti in versi e vari epigrammi: una piccola parte dell'enorme lavoro artistico di questi ultimi anni che Franco Dionigi ci ha presentato. Nella selezione abbiamo tenuto conto di alcune priorità che vanno dallo stile (più asciutto e sintetico nelle ultime opere in ordine cronologico) al suo gusto personale, sperando di aver ben compreso.
Lo spirito ilare e lieve che permea alcune poesie e soprattutto gli epigrammi appartiene pienamente all'autore, così come una certa velatura romantica sottesa in taluni versi: due sfaccettature delle tante che ne compongono il poliedrico carattere.
Ci auguriamo che questo libro, che racconta in parte la sua vita, venga condiviso da tanti con lo stesso amore che Dionigi impiega nel vivere e trascrivere i fatti.
Al suo lavoro ha sempre affiancato una copiosa attività di vignettista: è stato pubblicato su riviste mediche, in special modo quelle dell'ANDI; su ‘Gli Amici di Brugg'; sul sito Traspi.net del Politecnico di Torino; Ordine dei Medici di Torino; Martina di Bologna Editore.
Esaurito il suo impegno lavorativo primario, si dedica negli ultimi anni con assidua cura alla poesia e alla prosa.
Vincitore del terzo premio al concorso Nazionale per un racconto della FIMMG; secondo premio nazionale di poesia dell'associazione Medici Scrittori, AMSI; secondo premio di poesia al concorso nazionale Emilio Gay II edizione.
È con infinito piacere che pubblichiamo il presente volume di poesie più due brevi racconti in versi e vari epigrammi: una piccola parte dell'enorme lavoro artistico di questi ultimi anni che Franco Dionigi ci ha presentato. Nella selezione abbiamo tenuto conto di alcune priorità che vanno dallo stile (più asciutto e sintetico nelle ultime opere in ordine cronologico) al suo gusto personale, sperando di aver ben compreso.
Lo spirito ilare e lieve che permea alcune poesie e soprattutto gli epigrammi appartiene pienamente all'autore, così come una certa velatura romantica sottesa in taluni versi: due sfaccettature delle tante che ne compongono il poliedrico carattere.
Ci auguriamo che questo libro, che racconta in parte la sua vita, venga condiviso da tanti con lo stesso amore che Dionigi impiega nel vivere e trascrivere i fatti.
‘Gli incredibili occhi verdi e il corpo di Oxsana, ragazza russa conosciuta in discoteca, seducono Andrea e lo coinvolgono in un'avventura ben più pericolosa di quanto lui non si aspettasse.
Lei è una ragazza dal passato sbagliato, vittima di un uomo violento legato alla malavita; lui, Andrea, è troppo innamorato per tirarsi indietro. Ma Oxsana si rende conto di non amarlo e Andrea, all'improvviso solo, trova consolazione con Monika, anche lei bellissima, ma senza legami pericolosi.
Per Andrea innamorarsi della donna sbagliata sta diventando un'abitudine'?
Lei è una ragazza dal passato sbagliato, vittima di un uomo violento legato alla malavita; lui, Andrea, è troppo innamorato per tirarsi indietro. Ma Oxsana si rende conto di non amarlo e Andrea, all'improvviso solo, trova consolazione con Monika, anche lei bellissima, ma senza legami pericolosi.
Per Andrea innamorarsi della donna sbagliata sta diventando un'abitudine'?
La ristampa di questo romanzo è un desiderio, ma anche un'esigenza, dovuta al fatto che Paolo Lucarelli, cui già è stata dedicata la precedente edizione del 2004 edita da Pericle Tangerine, ci ha lasciati nel luglio 2005, consapevoli di aver perso non solo un grande amico e Maestro, ma una realtà spirituale insostituibile.
Di lui, oltre al caro ricordo, conserviamo gelosamente l'ultima traduzione con note aggiuntive de ‘Il mistero delle Cattedrali' (ed. Mediterranee) e ‘Lettere Musulmane' (ed. Magnanelli).
A lui è stato dedicato il I° Convegno di Studi sull'Alchimia, tenutosi nell'ottobre 2008 al Castello di Pavone (Ivrea), promosso da Massimo Brighenti, responsabile della Commissione Cultura del Collegio dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d'Aosta del Grande Oriente d'Italia, Marco Jacobbi, il Presidente della stessa, e Massimo Marra, saggista e profondo conoscitore dell'argomento.
Per l'occasione, oltre a leggere alcuni scritti di Paolo, ho ricordato con poche parole il nostro incontro, così come ho il piacere di riportarlo di seguito a questa prefazione con il titolo ‘Un Amico prezioso'.
In lui ho visto il coraggio e la sapienza di un uomo, liberato dai lacci di cui la mente umana è prigioniera, che ha saputo dialogare con Madre Natura, Mater Materia, arricchendosi in Spirito al punto da non poter restare più a lungo nell'unica dimensione a noi nota.
In ‘Via Barbaroux' racconto la Torino che conosco, la bellezza delle sue architetture, i suoi locali di ritrovo, le case, le strade; l'atmosfera che si respira: un fascino che può catturare, incantare, ma anche respingere. Racconto l'amore, quello terreno e quello spirituale. Narro la vita di tutti i giorni...
Di lui, oltre al caro ricordo, conserviamo gelosamente l'ultima traduzione con note aggiuntive de ‘Il mistero delle Cattedrali' (ed. Mediterranee) e ‘Lettere Musulmane' (ed. Magnanelli).
A lui è stato dedicato il I° Convegno di Studi sull'Alchimia, tenutosi nell'ottobre 2008 al Castello di Pavone (Ivrea), promosso da Massimo Brighenti, responsabile della Commissione Cultura del Collegio dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d'Aosta del Grande Oriente d'Italia, Marco Jacobbi, il Presidente della stessa, e Massimo Marra, saggista e profondo conoscitore dell'argomento.
Per l'occasione, oltre a leggere alcuni scritti di Paolo, ho ricordato con poche parole il nostro incontro, così come ho il piacere di riportarlo di seguito a questa prefazione con il titolo ‘Un Amico prezioso'.
In lui ho visto il coraggio e la sapienza di un uomo, liberato dai lacci di cui la mente umana è prigioniera, che ha saputo dialogare con Madre Natura, Mater Materia, arricchendosi in Spirito al punto da non poter restare più a lungo nell'unica dimensione a noi nota.
In ‘Via Barbaroux' racconto la Torino che conosco, la bellezza delle sue architetture, i suoi locali di ritrovo, le case, le strade; l'atmosfera che si respira: un fascino che può catturare, incantare, ma anche respingere. Racconto l'amore, quello terreno e quello spirituale. Narro la vita di tutti i giorni...
A Emilio Gay, Amico e Maestro
È nel silenzio che meglio noi ci rivolgiamo a chi non vediamo, ma sentiamo vicini.
Emilio Gay ha insegnato senza insegnare. La sua vicinanza ti imponeva che per stare con lui non dovevi
essere banale; faceva nascere il bisogno di ricercare il verso giusto, il suono giusto e la coerenza. «Il poeta per esprimersi ha come materia da affrontare il linguaggio, un buon poeta deve essere un buon artigiano come tutti gli artisti», diceva Emilio, e noi, Poeti di Poesia Attiva, consideriamo la poesia come la massima concentrazione dell'energia del linguaggio.
Emilio scrisse di me: «Apparve tra di noi una fredda mattina del 18 dicembre 1995 quando fondammo il movimento di Poesia Attiva con un omaggio al monumento di Massimo d'Azeglio tra le brume del Valentino: poeti tutti con mantelle nere e Rosy con mantella e capelli rossi»...
Fu così che iniziò la mia avventura con i Poeti Mantellati. Fu questo l'incontro con grandi poeti: Emilio Gay, Bruno Labate, Roberto Lupo, Gian Luigi Marianini e il poeta della ‘matita' Gianni Chiostri.
Iniziò così il nostro lungo percorso. Convegni annuali cui parteciparono grandi poeti: Mario Luzi, Luisa Spaziani, Stefano Zecchi, Giuseppe Conte, con i quali condividevamo i principi del Mitomodernismo. Famosa fu la nostra marcia con le fiaccole contro il ‘Palazzaccio' sito di fronte al Duomo.
Se Emilio non se ne fosse andato così presto, un'altra grande impresa doveva essere La Casa dello Scrittore.
A noi ora, suoi orfani, non rimane che continuare quel cammino allora così leggero, anche se colmo di ostacoli. Quel cammino lo continuiamo da soli; qualcuno vi ha lasciati, come Gian Luigi Marianini e Roberto Lupo. Ma noi rimasti porteremo alto il Gagliardetto!!
Emilio ha voluto, prima di lasciarci, donarci la sua Eredità Poetica. Ha creato nel 2004 una nuova Associazione chiamata Unicorno, nome del mitico animale cui la poesia di Emilio più volte si è ispirata.
È nel silenzio che meglio noi ci rivolgiamo a chi non vediamo, ma sentiamo vicini.
Emilio Gay ha insegnato senza insegnare. La sua vicinanza ti imponeva che per stare con lui non dovevi
essere banale; faceva nascere il bisogno di ricercare il verso giusto, il suono giusto e la coerenza. «Il poeta per esprimersi ha come materia da affrontare il linguaggio, un buon poeta deve essere un buon artigiano come tutti gli artisti», diceva Emilio, e noi, Poeti di Poesia Attiva, consideriamo la poesia come la massima concentrazione dell'energia del linguaggio.
Emilio scrisse di me: «Apparve tra di noi una fredda mattina del 18 dicembre 1995 quando fondammo il movimento di Poesia Attiva con un omaggio al monumento di Massimo d'Azeglio tra le brume del Valentino: poeti tutti con mantelle nere e Rosy con mantella e capelli rossi»...
Fu così che iniziò la mia avventura con i Poeti Mantellati. Fu questo l'incontro con grandi poeti: Emilio Gay, Bruno Labate, Roberto Lupo, Gian Luigi Marianini e il poeta della ‘matita' Gianni Chiostri.
Iniziò così il nostro lungo percorso. Convegni annuali cui parteciparono grandi poeti: Mario Luzi, Luisa Spaziani, Stefano Zecchi, Giuseppe Conte, con i quali condividevamo i principi del Mitomodernismo. Famosa fu la nostra marcia con le fiaccole contro il ‘Palazzaccio' sito di fronte al Duomo.
Se Emilio non se ne fosse andato così presto, un'altra grande impresa doveva essere La Casa dello Scrittore.
A noi ora, suoi orfani, non rimane che continuare quel cammino allora così leggero, anche se colmo di ostacoli. Quel cammino lo continuiamo da soli; qualcuno vi ha lasciati, come Gian Luigi Marianini e Roberto Lupo. Ma noi rimasti porteremo alto il Gagliardetto!!
Emilio ha voluto, prima di lasciarci, donarci la sua Eredità Poetica. Ha creato nel 2004 una nuova Associazione chiamata Unicorno, nome del mitico animale cui la poesia di Emilio più volte si è ispirata.
Personaggi
La musica antica
Un dialogo tra la regina Elisabetta I d'Inghilterra e il matematico, scienziato e magi John Dee, favorito della regina, la quale si avvalse della sua scienza e delle sue doti di astrologo.
Nel rispetto della storia e della ricerca esoterica, vengono svelati alcuni dei ‘misteri' che condussero l'Inghilterra di Elisabetta I a divenire la prima potenza navale nel mondo. In più di un'occasione la regina si recò a trovare John Dee nella sua casa di Mortlake. È qui che si ambienta lo spettacolo in massima parte.
Altri personaggi occupano la vita intima dei due: il giovane fidanzato della regina, ben presto abbandonato, e il medium Edward Kelley, a cui erano state mozzate le orecchie per qualche azione passata poco gradita al potere.
Un posto a sé, anche se interferisce di continuo con i personaggi, occupa Azoth, figura atemporale, cinica, grottesca e a volte sgradevole persino con il pubblico.
La musica del liuto vive sulla scena.
- Elizabeth Regina d'Inghilterra
- John Dee scienziato matematico geografo astronomo filosofo astrologo mago
- Edward Kelley dalle orecchie mozze, medium
- Hercule François Duc d'Anjou et d'Alençon fidanzato di Elizabeth, detto il Ranocchio
- Azoth un jolly fuori dal tempo
La musica antica
Un dialogo tra la regina Elisabetta I d'Inghilterra e il matematico, scienziato e magi John Dee, favorito della regina, la quale si avvalse della sua scienza e delle sue doti di astrologo.
Nel rispetto della storia e della ricerca esoterica, vengono svelati alcuni dei ‘misteri' che condussero l'Inghilterra di Elisabetta I a divenire la prima potenza navale nel mondo. In più di un'occasione la regina si recò a trovare John Dee nella sua casa di Mortlake. È qui che si ambienta lo spettacolo in massima parte.
Altri personaggi occupano la vita intima dei due: il giovane fidanzato della regina, ben presto abbandonato, e il medium Edward Kelley, a cui erano state mozzate le orecchie per qualche azione passata poco gradita al potere.
Un posto a sé, anche se interferisce di continuo con i personaggi, occupa Azoth, figura atemporale, cinica, grottesca e a volte sgradevole persino con il pubblico.
La musica del liuto vive sulla scena.